Il testo è un mio libero adattamento della meditazione contenuta nel libro “L’Arte della Magia” di Phyllis Curott.

MEDITAZIONE: INCONTRARE PERSEFONE

Chiudi gli occhi e respira. Cerca di rilassarti. Trova la posizione più comoda per il tuo corpo. Rilassa il collo, le spalle, le dita delle mani e dei piedi. Abbandona qualsiasi tensione. Porta ora nuovamente l’attenzione al tuo respiro. Senti come sta leggermente cambiando, diventando sempre più calmo, lungo, profondo. Sentilo entrare dal naso, scendere giù, fino al ventre, diffondersi verso tutte le estremità del tuo corpo, per poi uscire dalla bocca. Cerca di sgombrare la mente. Se qualche pensiero o preoccupazione, si presenta davanti a tuo occhi, lasciala andare, non seguirla, abbandonala con l’espirazione, come una nuvola spinta via dal vento in una fresca giornata di primavera.

Concentrati ora sul retro delle tue palpebre, sull’oscurità nella quale sei immersa. Guarda come si espande, fino ad abbracciare tutto il tuo corpo e lo spazio circostante. Sei totalmente immersa nell’oscurità. Ma in questo buio profondo, riesci a intravedere davanti a te una scala, che non ha origine né fine, svetta verso l’alto e sprofonda verso il basso. Prendi un bel respiro e ti incammini, decidendo di salire. Il tuo è un viaggio per riemergere. Continua a salire, a salire, salire…

Improvvisamente davanti a te c’è una porta. Una di quelle porte che danno su un giardino segreto, fatta di legno, con i cardini antichi, incorniciata di edera. Afferra la maniglia della porta, senti la consistenza del pomello nel palmo della tua mano, e con la prossima espirazione con una torsione rapida del polso gira la maniglia e apri la porta.

Ti trovi ora lungo un sentiero all’interno di una foresta. Hai con te una borsa di cuoio, all’interno della quale c’è la tua offerta per la Dea. Cammini sul sentiero, e più avanzi più ti accorgi che il sentiero si restringe e il bosco si fa sempre più fitto, sempre più oscuro. Senti una donna cantare in lontananza. Ne segui la voce fino alla radura delimitata da un cerchio di alberi di melograno, nel cui centro c’è un altare di pietra.

Entra in questa radura sacra e avvicinanti all’altare su cui è posato un calice d’argento scintillate. Sotto di esso, incisa nella pietra, c’è una spirale. Prendi il calice e bevi. La bevanda ha un sapore straordinario, ricco, morbido, caldo, e scivola sulla tua lingua e in tutto il tuo corpo.

Il tuo cuore comincia ad aprirsi e sentimenti a lungo dimenticati tornano a fluire dentro di te. Abbassi lo sguardo nella coppa e vedi il tuo riflesso scintillare nell’argento. Ti vedi più giovane e forte. Poi improvvisamente, senti una voce femminile che ti domanda:

“Cosa stai cercando?”

Sollevi gli occhi e vedi una magnifica presenza davanti a te.
Lei è Perefone.

Può apparirti nelle suo aspetto di Kore, la dolce fanciulla agghindata coi fiori tra i capelli, i piedi scalzi baciati dall’erba, una cavigliera di tintinnanti campanellini, con un bellissimo narciso in mano e un chicco di melograno incastonato all’altezza del terzo occhio, che le fa scendere un leggero rivolo di sangue al centro del viso, testimone e promemoria del suo patto infero.

Oppure può apparirti nel suo aspetto di Regina dell’Oltretomba, immensa e tenebrosa, velata di nero, con una serpe arrotolata attorno al braccio, un teschio tra le mani, e una bellissima corona di fiori sulla testa, simbolo della promessa di rinascita che è il cuore del suo giuramento infernale.

Può apparirti con queste sembianze o con altre, e con altri simboli.
Qualunque sia il suo aspetto, tu ti senti al sicuro, sotto lo sguarda amorevole della Dea della discesa e della risalita. Studia bene il suo aspetto e i suoi simboli.

PAUSA

Ora che hai studiato bene il suo aspetto, Persefone ti domanda ancora:

“Cosa stai cercando?”

Dille cosa c’è nel tuo cuore, parlale liberamente e sinceramente, senza temere il suo giudizio. Apri il tuo core alla Dea ora e quando avrai finito di parlare, ascolta con attenzione le parole che ti dirà.

PAUSA

Ora che ha parlato, Persefone si avvicina a te, solleva il tuo viso con una mano, e ti poggia l’indice della sua mano destra sopra il terzo occhio.

Senti una scossa elettrica percorrere il tuo corpo e tutto il tuo campo energetico, il potere della Dea è immenso. Così facendo Persefone ti trasmetta e ti dona un simbolo mentale, che sarà la chiave per trovare ciò che cerchi.

Visualizza questo simbolo di saggezza, adesso.

PAUSA

Quando l’immagine svanisce, inginocchiati davanti alla Dea, tenendo ben a mente quale rivelazione ti ha mostrato. Non sforzarti di capirne il significato ora. Persefone poggia una mano sulla testa e ti infonde la sua benedizione. Apri il tuo cuore e senti le tue ferite dei mesi bui appena trascorsi, venir guarite e diventare nuova linfa, nuova luce.

Quando alzi lo sguardo, Persefone è scomparsa.

Posa il calice sull’altare, estrai dalla borsa la tua offerta per la Dea e lasciala lì, accanto alla coppa. Ringraziala per la sua manifestazione e le sue rivelazioni.

Lascia ora il bosco sacro e percorrendo il sentiero torna al punto di partenza.

Ritrova la vecchia porta che avevi aperto, oltrepassa la sua soglia, e inizia a scendere le scale. Man mano che scendi, le scale iniziano a perdere consistenza e tu ti ritrovi nuovamente a galleggiare nello spazio nero.

Lentamente, riappropriati del tuo corpo, muovi le dita delle mani, dei piedi, sussurra il tuo nome con un fil di voce per richiamare la tua coscienza in questo mondo e quando senti che è il momento, apri gli occhi e sorridi.

© L’Almanacco delle Streghe