Il Sabbat di Samhain è probabilmente uno dei più attesi e celebrati della Ruota dell'Anno. Tutti sappiamo come Samhain, che ha antiche radici celtiche, segni la morte ufficiale del vecchio anno. La morte e il morire sono temi primari associati e sviluppati in questo periodo dell'anno nelle celebrazioni stagionali.

La stagione stessa è un potente MEMENTO MORI.

I Memento Mori sono oggetti che servono come promemoria visivo e concettuale della morte e della mortalità.

Il termine “Memento Mori” si traduce liberamente dal latino con l’espressione di uso comune "Ricordati che devi morire". L'uso di termine si dice che risalga al cristianesimo medievale; tuttavia, il concetto a che c’è dietro è molto più antico delle parole che lo esprimono.

Nel Medioevo, la morte era parte comune della vita quotidiana (non che oggi non lo sia, ma in quel periodo lo era veramente molto di più). Numerosi simboli tradizionali deei Memento Mori di quell'epoca, sono diventati simboli tradizionali dell'arte funeraria occidentale. Molti di essi si possono trovare ancora oggi sulle epigrafi mortuarie o incisi sulle lapidi. La prossima volta che fate una passeggiata in un cimitero (ammettiamolo: è uno dei passatempi preferiti dai pagani), date un'occhiata alle lapidi. Solitamente più vecchio è il cimitero, meglio è. Riuscirete sicuramente a trovare immagini come libri, alberi spogli, corone e teschi su alcune lapidi, o come decorazioni di spazi pubblici del cimitero, e degli edifici presenti (mausolei, chiese, cappelle, loculi e sarcofagi).

I TESCHI sono un classico Memento Mori e, sebbene possano non essere popolari nell'arte funeraria o nell'arte cimiteriale moderna, in alcuni casi il teschio umano continua ad essere un potente Memento Mori anche ai giorni nostri. Anche se alcune di queste immagini possono avere una connotazione cristiana, il loro simbolismo in relazione alla morte supera i limiti di una specifica cosmologia.

Un LIBRO, che può essere visto come un riferimento biblico, può essere usato per indicare un numero qualsiasi di testi religiosi a seconda della propria fede. Può anche riferirsi al Libro della Vita o al Libro dei Morti, entrambi sono simboli e concetti che appaiono trasversali culturalmente in molte fedi del mondo e anche nelle credenze pagane e new age più moderne, come testi che trattano del viaggio dell'anima attraverso il ciclo di nascita, vita, morte e dell'aldilà.

La CORONA può rappresentare il trionfo e il superamento della morte fisica.

Gli ALBERI spogli, o l'immagine di un ceppo d'albero, viene talvolta utilizzata per rappresentare la perdita di una vita, la dormienza, o una vita interrotta (proprio come il ceppo è stato tagliato). Alberi spogli e ceppi morti sono simboli che prendono spunto dalla natura. La stragrande maggioranza dei moderni pagani e delle streghe moderne cerca il più possibile di vivere e allinearsi con il ciclo delle stagioni danzando i ritmi naturali.

Considerata la nostra affinità con il mondo naturale, non possiamo assolutamente dimenticare che l’Autunno è di per sé un potente è importante Memento Mori.

Quando l'Autunno si espande tutto intorno a noi, siamo letteralmente circondati da un mondo che è un Memento Mori vivente. Può sembrare quasi un ossimoro parlare di "Memento Mori vivente", ma è giusto, perché la morte non è che una fase del ciclo della vita, della morte e della rinascita celebrata da tante tradizioni spirituali. Le foglie cadono dagli alberi e cominciano a decomporsi, le giornate sono notevolmente più brevi, e possiamo osservare visivamente, davanti ai nostri occhi, la morte della estate. Le foglie belle ma in decomposizione scricchiolano sotto i nostri passi. Spesso si dice che una persona anziana sta vivendo l’ “Autunno della sua vita".

Come detto, i teschi sono un altro memento mori potente e tradizionale. Tuttavia, non è necessario che sia tutto avvolto da atmosfere gotiche cupe e malinconiche, anzi! A volte il cupo si mescola alla frivolo, mi viene in mente la tradizione dei teschi di zucchero che sono una parte importantissima delle celebrazioni messicane del Dia de los Muertos. Una parte dei festeggiamenti comprende la rimozione dei teschi dagli altari per portarli come offerta nei cimiteri il 2 Novembre. Nel caso del teschio di zucchero, il Memento Mori non è solo un ricordo della natura inevitabile della morte, ma anche della continuazione dello spirito nell'aldilà.

Durante l’Epoca Vittoriana, si è sviluppato quello che potremmo definire l’esempio per antonomasia di Memento Mori: le foto dei morti. In questo periodo era di moda, mettere in posa i corpi dei propri cari defunti, come se fossero vivi, e scattare fotografie per un ultimo ricordo. Il fenomeno è stato definito "fotografia del post mortem". Naturalmente si doveva agire in fretta per completare il servizio fotografico, prima che iniziasse il rigor mortis e la decomposizione...

Sempre nel Medioevo e in Epoca Vittoriana, era una pratica comune (e decisamente meno complicata e macabra della fotografia del post mortem) portare un oggetto o simbolo come Memento Mori. Tra di essi troviamo ciondoli e gioielli con incisi teschi e clessidre.

Ciò che credo stia da sempre al centro di un Memento Mori è il concetto puro e semplice secondo cui: la Morte non è che una parte della Vita!

Durante questo Samhain potreste creare un memento mori o riflettere e meditare sul concetto che esso rappresenta.

Per farlo vi lascio una piccola meditazione.

RICORDATI CHE DEVI MORIRE

Abbiamo visto come il Teschio umano sia uno dei memento mori più antichi.

Procuratevi la riproduzione di un teschio o un immagine e mettetela al vostro capezzale, insieme al vostro diario. Eseguite questo rito prima di dormire. Attenzione è un rituale molto complesso e profondo, e seguitelo solo se vi sentite veramente pronti. Per prima cosa preparate un incenso necromantico seguendo queste indicazioni.

INCENSO NECROMANTICO

In un mortaio mescolate e pestate in parti uguali (tendenzialmente un cucchiaino):

* 1 cucchiaino sandalo (in grani)
* 1 cucchiaino mirra (in grani)
* 1 cucchiaino copale (in grani)
* 1 cucchiaino miele
* 1 cucchiaino assenzio
* 3 anice stellato
* 1 cucchiaino verbena
* 1 cucchiaino dittamo di creta
* 1 cucchiaino lavanda
* 1 cucchiaino di terra di cimitero (della tomba di un vostro antenato)
* 3 gocce di vino rosso

PREPARAZIONE DELL’INCENSO

Accendete la candela nera e passate ogni ingrediente sulla sua fiamma prima di iniziare a lavorarlo. Lavorate ogni resina o erba separatamente in un mortaio pestandole in senso antiorario. Mentre schiacciate gli ingredienti, visualizzate gli spiriti di coloro che onorate e rispettate. Sentite la potenza degli Antenati che entra in ogni ingrediente. Unite poi tutte le erbe e le resine che avete pestato mescolando in senso antiorario, usando le dita.

Aggiungete il miele. Mescolate ancora il composto con le dita e sentite la vostra energia entrare nell'impasto. Aggiungete il vino rosso, a simboleggiare il sangue e dite:

Offro il mio sangue
È questa fiamma che non si estingue,
Per inviare agli Antichi un messaggio di luce:
Sangue con sangue,
A me vi conduce.

Continuate a lavorare la miscela con le dita e a ripetere gli ultimi due versi fino a quando non sarà completamente mescolata.

IL RITUALE

Lasciate accesa la candela nera, procuratevi una benda o una sciarpa nera. Preparate un infuso che contenga erbe che possano stimolare lo psichismo, i sogni e i contatti con gli altri regni (camomilla, artemisia, alloro, noce moscata, anice stellato e tante altre...) Bruciate l’incenso. Respirate profondamente. Radicatevi e centratevi. Poi piangetevi ancora un dito e lasciate cadere 3 gocce di sangue sulla vostra rappresentazione del Teschio. Prendetelo poi tra le mani e in un profondo stato di concentrazione e guardando il teschio negli occhi pronunciate:

Occhi dentro occhi,
Mente nella mente,
Il mio spirito si stacchi
E si apra completamente,
Ai messaggi dell’altro Mondo
Quando entrerò nel sonno profondo.
Spiriti e Antenati,
Da me qui siete invocati,
E attraverso l’esperienza del semplice dormire,
Mostratemi la sapienza del concetto di morire:
Che io possa avere un assaggio
Di quest’ultimo passaggio,
E trovarmi in quel mondo parallelo,
Che si trova oltre il Velo.
Fate che attraverso il sogno
Io apprenda ciò di cui ho bisogno.
Come sopra così sotto,
Come dentro così fuori:
Memento Mori,
Memento Mori,
Memento Mori!

Spegnete la candela, benedatevi o copritevi il viso con lo scialle nero e mettetevi a dormire.

Al mattino riportate i sogni o le visioni che avete avuto durante la notte.

© L’Almanacco delle Streghe