Inutile nel negarlo, siamo nel pieno della *Season of the Witch*!

Questo è uno dei miei periodi preferiti dell'anno e così è per tutto coloro che, come me, seguono la danza della Ruota dell'Anno: le otto feste pagane, o Sabbat, che segnano il flusso e il riflusso delle stagioni che cambiano.

IL MISTERO DELLA RUOTA DELL’ANNO

Quando si parla di Rituali Stagionali, nell’ambiente neopagano, esistono due scuole di pensiero decisamente estreme: da un lato vi è una prospettiva legata alla credenza “antica” e “tradizionale”, presente in diverse culture, secondo cui se non si osservassero e celebrassero i riti stagionali, questo comprometterebbe l’alternanza stessa delle stagioni; dall’altro vi è un punto di vista del tutto contemporaneo e, a mio avviso, alquanto disfattista, secondo cui invece celebrare i riti stagionali non serve perché tanto le stagioni mutano e cambiano a prescindere.

Che la Terra non abbia bisogno di noi e dei nostri riti per l’alternarsi delle stagioni, mi sembra cosa assai ovvia e anzi, sarebbe arrogante pensare che siamo noi esseri umani, a determinare questi passaggi. Ovvio che non è così, semmai è vero il contrario, ovvero che la nostra presenza non fa altro che ledere o compromettere certe danze cosmiche.

Tuttavia, sento anche di poter affermare che in un certo senso è vero anche che le celebrazioni dei Sabbat, possano supportare il cambiare delle stagioni. Ovviamente in termini molto metaforici.

Celebrare i Rituali Stagionali sveglia la nostra consapevolezza e va a rinsaldare il rapporto tra noi e il pianeta su cui abitiamo.

Osservato ad un livello più profondo, un Sabbat e il relativo rito stagionale è proprio questo: una celebrazione dell’interconnessione e dello scambio continuo e reciproco che intessiamo con il Mondo. Questo perché noi stessi siamo parte di quella stessa natura che dovremmo onorare e celebrare.

Noi siamo all’interno del ciclo stesso e ogni Strega non solo danza sulla Ruota dell’Anno, ma la fa girare come la ruota di un arcolaio mentre tesse la vita.

Ecco perché la Ruota dell’Anno è uno dei Misteri della Stregoneria: perché ogni Strega subisce il movimento della Ruota dell’Anno e allo stesso tempo contribuisce al suo movimento.

E ogni Strega non solo osserva la Ruota dell’Anno, ma è la Ruota dell’Anno stessa!

LE TRE CELEBRAZIONI DEL RACCOLTO

A partire da Lughnasadh, il 1° agosto, celebriamo le tre feste del raccolto, passando per Mabon, nome neopagano dell’Equinozio di Autunno, e giungendo fino a Samhain il 31 ottobre, il raccolto finale.

Ognuna di queste feste si concentra su un aspetto diverso della stagione del raccolto e ognuna è associata a una nuova fase del viaggio che il Dio e la Dea percorrono durante l'anno. Ma tutte celebrano la gratitudine per l'abbondanza e la gioia nelle nostre vite, e rappresentano la realizzazione dei nostri intenti dell’anno. Dopo tutto, ora stiamo raccogliendo anche i frutti del nostro lavoro spirituale, non solo delle verdure che abbondano sulle nostre tavole!

Le feste del raccolto sono una delle più importanti tradizioni tramandateci dai nostri Antenati. Queste feste possono sembrare irrilevanti per la Strega contemporanea, che spesso non ha nemmeno un giardino, ma in realtà penso che abbiano uno scopo importante.

Se ci fermassimo a riflettere, potremmo in effetti chiederci: “Perché celebriamo ancora le feste del raccolto come Lughnasadh, ora che otteniamo la maggior parte del nostro cibo dai negozi e molto di quello di cui ci nutriamo viene coltivato a molte centinaia di chilometri di distanza da dove viviamo? Sono davvero ancora importanti queste celebrazioni per le nostre vite di Pagani moderni?"

La mia risposta è: assolutamente sì!

Non solo le celebrazioni del raccolto servono e ci aiutano a connetterci con i nostri Antenati e le nostre Antenate, con le Streghe e con i Pagani che sono venuti prima di noi di cui seguiamo le orme ma ci ricordano anche di essere più consapevoli e grati verso il nostro sostentamento.

Cogliamo questa opportunità per esprimere la nostra gratitudine a coloro che lavorano per coltivare il cibo che prendiamo senza sforzo al negozio e per ricordare che non è sempre stato così facile. E quelli di noi che coltivano parte del proprio cibo lo condividono volentieri con quelli che non lo fanno.

Magari non siamo più così dipendenti dalla terra come i nostri Antenati pagani, ma questi tre Sabbat è un buon momento per essere consapevoli del nostro continuo debito verso la nostra madre Terra, e per dire GRAZIE ad alta voce.

Ma è anche il momento per agire magicamente per sanare Madre Terra, per offrire noi qualcosa a Lei e mostrare la nostra devozione.

Le Feste del Raccolto sono più di un momento di celebrazione, sono feste che ci ricordano di apprezzare tutto ciò che abbiamo e di concentrarci sulle molte benedizioni che gli dei ci hanno concesso.

*Lughnasadh, prende il suo nome da Lugh, il dio celtico del sole, ed è una celebrazione della luce, del cibo e della vita (strettamente collegata alla morte). Questo Sabbat è incentrato sul raccolto del grano, e le Streghe spesso cucinano il pane e si invocano Divinità associate alla coltivazione, come Demetra o Cerere, o Divinità solari come Lugh, Apollo, Ra.

*Poi arriva Mabon, l'Equinozio d'Autunno, giorno in cui la luce e il buio sono in perfetto equilibrio. Mabon in alcune tradizioni è anche conosciuto come il Giorno del Ringraziamento delle Streghe, ed è l'occasione perfetta per dire un sentito "grazie" agli dei, e a quelle persone che portano abbondanza e gioia nella tua vita. In alcune tradizioni, il dio si sacrifica volontariamente per portare fertilità alla Terra; alcune tradizioni dicono che questo succeda già a Lughnasadh. In ogni caso, l’Equinozio è un buon momento per “sacrificare” quegli aspetti della nostra vita, che sentiamo non vanno più bene per noi, in modo che gli altri aspetti della nostra esistenza possano prosperare e crescere. (Ma potete farlo anche a Lughnasadh se lo sentite più adatto). È anche un buon momento per fare lavori di magia per l'equilibrio e l'armonia.

*L'ultima delle tre feste del raccolto è Samhain, il 31 ottobre. La maggior parte delle persone probabilmente non pensa a questa festa come a una celebrazione del raccolto. Tendiamo a farci prendere dai suoi aspetti più oscuri, poiché è la notte in cui il Velo tra i mondi è più sottile, quando salutiamo a tutti coloro che abbiamo perso durante l'anno precedente e ritroviamo i nostri Antenati. Samhain è il simbolo perfetto di tutto ciò che la stregoneria rappresenta: buio e luce allo stesso tempo, un riconoscimento dell'inevitabilità del dolore e della perdita, e una celebrazione della vita in mezzo alla morte. Samhain è conosciuto come il Capodanno delle Streghe. È una notte in cui osserviamo sia la fine del vecchio anno (e facciamo pace gli obiettivi che non abbiamo mai raggiunto) che l'inizio del nuovo anno, pieno del potenziale per tutto ciò che ci aspetta. Piangiamo e ci rallegriamo allo stesso tempo, perché la vita non è né del tutto oscura né del tutto splendente, ma piuttosto una miscela sempre mutevole di entrambe.

UNA QUESTIONE DI EQUILIBRIO

Il mondo in cui viviamo può essere oscuro e spaventoso, ma è anche pieno di meraviglia, magia e gioia. Quindi, durante questa Stagione del Raccolto, fate del vostro meglio per fare pace con le ombre dentro e fuori di voi. Celebrate le benedizioni presenti nella vostra vita, i doni che gli Dei vi hanno concesso, e ringraziate tutti coloro che camminano sul sentiero accanto a voi.

Lasciate che le feste del raccolto vi ricordino la vostra connessione con i Pagani e le Streghe che sono venute prima di noi, e con la Terra che ci nutre e ci sostiene.

OPALIA

Il 25 Agosto, si teneva a Roma la Festa per la Dea Opi, dea della terra, dell’abbondanza, della fertilità, dei raccolti, della ricchezza e della prosperità.

Per noi moderni Pagani, questa fasta cade proprio a metà tra il primo raccolto di Lughnasadh e il secondo di Mabon e possiamo usare le energie di questa giornata liminale, come un'opportunità per connetterci con l'energia della terra, e celebrare questa antica Madre.

*Durante la festa di Opi si teneva una corsa di carri e sfilate di cavalli. La celebrazione religiosa vedeva la partecipazione delle Vestali, che indossavano una veste bianca e un velo bianco. Le donne si adornavano con gioielli sontuosi, perché Opi era associata anche all’opulenza e alle ricchezze.

*Allestite l'altare con fiori, immagini di cavalli, verdure fresche di stagione, spighe di grano, pietre e altri simboli della Terra. Rendete onore a Opi recitando:

Lode a Opi, dea della Terra,
che porta i raccolti a maturazione,
Ti invoco Opi, dea della Terra,
Donami il tuo sostegno e la tua benedizione.

*Si sa poco dei riti sacri dedicati a Opi, perché erano molto segreti. Sappiamo che il rito era semplice. La terra stessa costituiva l’altare. I suoi seguaci toccavano la terra con le mani. Probabilmente questo rituale estremamente ctonio, era ancora collegate ai riti del Mundus Patet, del giorno prima (24 Agosto). Oggi rinsaldate il vostro legame con la terra, uscite all’aperto e sedetevi sulla nuda terra. Fate grounding. Poggiate le mani a terra e visualizzate non solo le radici delle vostre gambe ma anche le vostre dita che scendono verso il basso, toccando le radici degli alberi e delle piante, intrecciandosi con esse. Sentite la connessione.

*Seppellite una moneta di rame nella terra, come offerta alla Dea, chiedendole ricchezza e prosperità.

*Prendete un piccolo vaso di argilla e riempitelo di terra. Piantate dei semi di menta, a cui avrete affidato un intento. La menta rappresenta l'abbondanza in tutti i campi: denaro, amore e protezione. Mentre piantate i semi, ripetete come un mantra:

“Come per il seme, così per l'idea"

Prendetevi cura della vostra menta mentre cresce, ripetendo lo stesso mantra sopra al vaso ogni mattina. Con l’emergere della pianta, emergerà il vostro intento.

*Questo è un altro incantesimo che ha a che fare con il germogliare. Potete iniziarlo oggi e portarlo avanti per i prossimi 15 giorni, o conservarlo per il prossimo anno ed iniziarlo il 10 agosto per farlo terminare nella giornata del 25, dedicata a Opi.
Avrete bisogno di:

* Fagioli secchi
* Un vaso in terracotta di medie dimensioni
* Pennarelli, tempere, pennelli...
* Terriccio

Centratevi e radicatevi. Lasciate ammollare i fagioli secchi in acqua tiepida per circa un'ora. Nell'attesa, disegnate un sigillo che rappresenti il vostro obiettivo, sul vaso di terracotta. Riempite il vaso con la terra e piantate con cura i fagioli a circa due centimetri di profondità. Coprite con la terra. Imponete le mani sul vaso, dicendo:

Opi, dalla terra profonda e scura,
La vita germoglia e lentamente matura,
Dalla luce divina il mio futuro è illuminato,
Quando raccoglierò quello che qui ho seminato.

Mettete il vaso al sole e annaffiate i fagioli ogni giorno mentre recitate l'incantesimo e vi concentrate sul vostro obiettivo. Portare avanti l’operazione per 15 giorni, passati i quali sarà il momento di raccogliere l'energia di cui vi sarete presi cura. Adesso è il momento di assorbire quest’energia per benedire ulteriormente il vostro obiettivo personale. La piantina ormai dovrebbe essere germogliata, tenete vicino a voi una brocca d'acqua.

Centratevi d radicatevi. Concentratevi sul sigillo e lasciate che questo simbolo si imprima nella vostra mente. Contemplate la forza vitale della pianta all'interno del vaso e come questa forza vitale venga amplificata dalla presenza del sigillo. Raccogliete con attenzione i germogli che sono spuntati, sciacquateli nell’acqua, dicendo:

Opi, regina dell’abbondanza,
In questo germoglia giace la divina sostanza,
La tua volontà è il mio nutrimento,
Che porta nella mia vita il desiderato cambiamento.

Mangiate i germogli dei fagioli per assorbire il loro potere. Ora potrete, dirigere e focalizzare la vostra attenzione verso il vostro obiettivo. Ricordatevi di agire in accordo: fate uno sforzo in più, reale e concreto, per far sì che il vostro desiderio diventi realtà.

© L’Almanacco delle Streghe