BLACK CAT DAY!

Il 17 Novembre si celebra in Italia il Black Cat Day, la giornata dedicata ai gatti neri, pensata per superare le superstizioni attorno a questo felino vittima nel mondo ancora oggi di moltissimi pregiudizi.

Ma nel resto del mondo le date cambiano: in Gran Bretagna, ad esempio, è il 27 Ottobre mentre negli Stati Uniti il 17 Agosto.

I giorni sono diversi, ma lo scopo è sempre lo stesso: combattere l’ignoranza e le superstizioni per salvare la loro vita.

Sapevate infatti che i gatti neri, a causa dei pregiudizi sono i meno adottati nei gattili? Ma perché tutto questo alone di sventura su questi poveri felini? Quando è cominciato tutto? È stato sempre così? La storia ci dice di no.

BREVE STORIA DEL GATTO

I gatti sono tenuti come animali domestici da oltre 100.000 anni!

Pare che i primi gatti selvatici siano stati addomesticati in Mesopotamia, ed usati per tenere lontani topi e roditori dai raccolti.

Inutile dire che la civiltà più importante legata al gatto, fu quella egizia, dove si sviluppò un vero e proprio culto completo intorno al felino, durato oltre duemila anni. In Egitto, i felini erano così apprezzati e amati dagli esseri umani tanto da venir associati alla loro dea della fertilità, Bastet, guardiana del focolare e della casa, custode dei segreti e protettrice contro gli spiriti maligni e le malattie. Uccidere un gatto nell'antico Egitto era un reato punibile con la morte, e quando un gatto moriva esso veniva pianto a a lungo e dolorosamente dai suoi padroni, come un vero e proprio membro della famiglia. Addirittura molti gatti sono stati imbalsamati o mummificati e sepolti nella tombe familiari.

Fu probabilmente così che il gatto cominciò ad essere visto come dotato di proprietà speciali, non proprio “animali”, associati per esempio alla loro capacità di saper vedere oltre ciò che appare o percepire l’invisibile.

Quando il gatto domestico arrivò nell'antica Grecia, la gente non era poi così tanto entusiasta. Pare che ad un certo punto, il gatto venne associato, intenzionalmente o meno, a Ecate. Il motivo di questa cosa non è chiaro, ma potrebbe essere perché ricordava un po' una specie di donnola, che invece era uno degli animali sacri di Ecate. Un'altra possibilità è che il mito di Ecate sia stato sovrapposto al mito di Freya, dea norrena, che si spostava su di un carro trainato da due gatti neri. Ma sono tutte supposizioni.

Quello che è sicuramente certo, è che da sempre il gatto è stato associato alla Grande Dea Madre e agli antichi culti femminili.

Pare che il pregiudizio nei confronti dei gatti, possa essere cominciato durante l’Epoca Romana, quando uno stupido soldato uccise un gatto e una folla inferocita irruppe nella sua casa linciando l’uomo.

Ma le cose, per i nostri amati felini, precipitarono del tutto con l'avvento del cristianesimo. Il gatto venne associato immeritatamente alle tenebre, al diavolo e alla stregoneria, colpa anche di deliri diffusi da personaggi importanti come Papa Gregorio, che nel 1233 emise la bolla Vox in Rama, chiedendo lo sterminio di tutti i gatti neri. Sorte analoga sotto il papato di Innocenzo VI­II, che scomunicò tutti i gatti. E ancora, l’inquisitore Nicholas Remy, dichiarò che tutti i gatti erano demoni. Di conseguenza, durante il Medioevo molti gatti furono uccisi senza senso in tutto il mondo cristiano.

Le persone che sceglievano di tenere comunque i gatti, soprattutto le donne più anziane, erano spesso condannate come streghe, e quando una strega veniva torturata o bruciata sul rogo, il suo gatto subiva la stessa condanna.

Probabilmente, il gatto, per via della sua connessione con i culti delle divinità femminili, non era particolarmente amato dalla chiesa. Poiché le donne erano state già detronizzate e private del loro potere, diventando oggetto di torture e soprusi, che importanza poteva avere un inutile gatto? Inoltre, una volta che fu dichiarato che le Streghe avevano l’abilità di trasformarsi in gatti, non ci fu davvero modo di fermare né l’una, né l’altra mattanza.

Pare tuttavia, che i gatti siano riusciti ad avere giustizia (o vendetta?), tramite la diffusione della Peste che fece più di 27 milioni di vittime! Se magari fosse stato permesso alle persone di tenersi i gatti, forse i ratti non avrebbero ridotto l’Europa in ginocchio.

LA (S)FORTUNA DI ESSERE NERO

L’origine della superstizione che accosta il gatto nero alla sfortuna se ti taglia la strada,  sembra nasca dai periodi storici in cui ci si muoveva in carrozza. I cavalli si imbizzarrivano quando di notte un gatto nero attraversava la strada. Il pelo dei felini, infatti, si confondeva nell’oscurità mettendo in risalto solo i suoi occhi illuminati dalla luce delle lanterne.

Un altro racconto identifica il gatto nero simbolo di sventura a causa dei pirati. Grazie al loro pelo scuro, questi felini erano perfetti per cacciare topi nelle buie stive delle imbarcazioni. Quando i pirati attraccavano in una località per saccheggiarla, insieme a loro anche i gatti scendevano dalle navi. Così, al felino nero venne associata la sventura.

Sebbene i tempi siano cambiati e le opinioni della gente sui gatti siano notevolmente migliorate, l’associazione tra gatti neri e streghe ha mantenuto la sua presa nell'immaginario moderno. Chi vuole vedere in entrambe le figure qualcosa di demoniaco, è preda solo della propria ignoranza. Oggi sappiamo bene che le streghe e i gatti sono solo creature della Dea.

LO SAPEVATE CHE…

*La convinzione che i gatti neri portino sfortuna esiste principalmente in alcuni paesi occidentali (Italia e Stati Uniti, primi fra tutti). In molti paesi, come ad esempio in Giappone, si ritiene che un gatto di questo colore porti grande fortuna.

*Nell'antico Egitto, le donne indossavano amuleti legati ai gatti per avere fortuna in amore e nelle pratiche femminili. Una donna che voleva dei figli indossava un amuleto che rappresentava un gatto con dei gattini. Il numero di gattini indicava il numero di figli che desiderava.

*Una volta alle donne sposate veniva fatto bere del latte in cui era stata immersa un’ occhio di gatto (la pietra) per impedire loro di concepire figli mentre i loro mariti erano in viaggio.

*Per sfatare la superstizione più diffusa e famosa, sappiate che se un gatto nero vi attraversa la strada e/o entra in casa vostra, vi porterà fortuna. Questa superstizione potrebbe aver avuto origine nell’antico Egitto, dove si diceva che i gatti sacri (specialmente quelli neri) portassero benedizioni su chi si prendesse cura di loro.

*Sarete estremamente ricchi o fortunati in amore se strapperete un pelo bianco da un gatto nero senza farvi graffiare (Gran Bretagna).

*Se un gatto nero incrocia il vostro cammino, avrete fortuna. Il gatto nero è anche considerato un presagio di denaro (Inghilterra).

*Se un gatto entra in casa vostra, siate gentili con lui e il diavolo non vi darà fastidio. (Proverbio medievale).

*Ogni volta che il gatto di casa è nero, non mancherà per voi un amante sincero.

*Tenere un gatto in un negozio lo protegge da ladri e spiriti, e ne incrementa la prosperità. Tuttavia se il gatto scappa, si porterà via la vostra fortuna (Cina).

*In alcune parti dello Yorkshire le mogli dei pescatori tengono i gatti neri in casa per garantire la sicurezza dei loro mariti in mare.

*Nel sud dell'Inghilterra, se un gatto nero attraversa la strada di una sposa mentre esce dalla chiesa, questo è presagio di un matrimonio fortunato.

*Un'antica superstizione buddista afferma che se si ha un gatto bianco, l'argento non mancherà mai dentro casa. Se invece si ha un gatto nero , ci sarà sempre l'oro.

*Un gatto tartarugato porta fortuna (Irlanda e Scozia).

*Le persone che non amano i gatti saranno portate al cimitero sotto la pioggia (Olanda).

*Se trattate male un gatto o lo trascurate, portate un ombrello al vostro matrimonio (Olanda).

*I gatti che hanno tre colori (rosso, bianco e nero) sono in grado di prevedere l'avvicinarsi delle tempeste (Giappone).

*Per decidere se dire sì o no a una proposta di matrimonio, prendete tre peli dalla coda di un gatto. Avvolgeteli in carta bianca e metteteli sotto la porta di casa durante la notte. Al mattino, aprite con attenzione il pezzo di carta. Se i peli sono a forma di Y, è sì; se sono a forma di N, è no (Stati Uniti).

*I gatti portano le anime dei morti nell'aldilà (Finlandia).

*Se un gatto salta sopra una bara, l'anima del defunto non riuscirà a trovare la strada per il paradiso (Scozia).

 
© L’Almanacco delle Streghe