GIÙ PER IL CAMINO!

La canna fumaria dei caminetti, è sempre stato il passaggio prediletto da molti Spiriti per entrare nelle case.

Il focolare è un grande punto liminale che collega il nostro Mondo all’Altro.

Nel Somerset, si credeva che le Streghe non fossero in grado di attraversare i muri a Natale o in qualsiasi altro periodo dell'anno; quella era una prerogativa dei fantasmi. Il più delle volte, le Streghe entravano in casa attraverso la porta o la finestra proprio come delle persone normali. Le Streghe bianche o grigie potevano entrare dalla porta principale di una Chiesa per assistere alla messa di mezzanotte, ma le Streghe nere dovevano rimanere fuori o rischiavano di ammalarsi. Il passaggio preferito delle Streghe del Somerset, tuttavia, era il camino.

Anche in Norvegia, la Vigilia di Natale era una notte importante per le Streghe.

Era usanza comune nascondere scope, ma anche gli sgabelli, assi e travi di legno, e tutti gli attrezzi da camino per evitare che le Streghe li rubassero e li cavalcassero per volare.

Questo invece non costituiva un ostacolo per la Streghe islandesi che possedevano una briglia della Strega, strumento che poteva trasformare qualsiasi cosa, anche una tavola di legno, in un veicolo volante semplicemente appoggiandovi sopra la briglia.

Si credeva anche che le Streghe tenessero le loro scorte di manici di scopa di riserva, ben nascoste sotto le assi del pavimento o in armadi segreti sotto le scale.

La classica Strega folcloristica aveva anche un unguento volante con cui poteva ungere gli oggetti domestici per farli volare. Ecco perché i contadini norvegesi passavano le ore più buie della Vigilia di Natale cercando di sparare alle Streghe che vedevano passare in volo come piccioni. Secondo la credenza popolare invece, non c’era bisogno di sparare ad una Strega per farla precipitare: bastava semplicemente pronunciare il suo nome e questo avrebbe fatto cade immediatamente la Strega.

Ma dove erano dirette tutte queste Streghe?

Secondo la tradizione, a Pasqua e a Mezza Estate, le Streghe erano dirette vero i prati luminosi di Jönsås, una montagna nella Norvegia orientale, ma alla Vigilia di Natale, erano dirette a "Blue Knolls". Lì, tutte le Streghe che avevano scritto i loro nomi nel grande libro del "Vecchio Erik", un nome popolare per il Diavolo, si riunivano nella neve per tenere la loro festa lontano dai cristiani.

Si crede che l’usanza inglese del Ceppo di Yule, abbia origine proprio in Norvegia, ecco perché si dice che le sue ceneri tenevano lontane le Streghe. Le massaie norvegesi avevano paura che le Streghe si calassero dai camini la notte della Vigilia di Natale, e per questo gettavano manciate di sale sulle fiamme del Ceppo di Yule, pensando che le fiamme blu e violette spaventassero le Streghe.  

Sebbene la presenza di un Albero di Natale scintillante non fosse sufficiente per tenere lontane le Streghe, i rami di abete bruciati nel fuoco erano in grado di farlo, questo perché gli aghi secchi creavano un'esplosione di scintille che spaventava le Streghe, un po’ come dei rudimentali petardi.

Era inoltre usanza per i contadini di tutta Europa, durante le notti più pericolose dell'anno, sporcare le mura delle proprietà con del catrame di pino, il cui odore serviva a tenere lontane le Streghe. Gli scandinavi distillano il catrame dalle radici del Pinus sylvestris da tempo immemorabile. I norvegesi usavano il catrame di pino per impermeabilizzare le loro barche quando andavano in barca, usando gli avanzi nel secchio per dipingere croci nere, o il simbolo del Martello di Thor, sopra la porta della fattoria e sopra le stalle.

Quasi ovunque in Europa dove crescevano i pini, si dipingevano croci di pino nei punti strategici intorno alla fattoria. Tali croci potevano essere tracciate sulle travi in qualsiasi momento, ma doveva essergli data una nuova mano durante la Notte di Valpurga, in piena estate e, naturalmente, alla Vigilia di Natale.

LA CASETTA DI PAN DI ZENZERO

Oltre al famoso Omino di Pan di Zenzero, un altro simbolo di queste feste, spesso collegato proprio alle Streghe e fatto con lo steso materiale, è la classica casetta di pan di zenzero.

Quando pensiamo alle case di pan di zenzero, immediatamente pensiamo alla storia dei fratelli Grimm, Hänsel e Gretel. La maggior parte di noi è cresciuta con la storia del fratellino e della sorellina che abbandonati nel bosco, si imbattono in una casa di marzapane dove vive una vecchia Strega.

Mentre la maggior parte di noi è cresciuta pensando che la casetta fosse tutta di pan di zenzero, la storia originale afferma solo che è una casa dolce, fatta di pane e caramelle. La descrizione originale ci dice che la casa era "costruita interamente di pane (Lebkuchen) con un tetto fatto di torta, e le finestre erano fatte di zucchero trasparente".

L'idea che le Streghe vivessero in case fatte di caramelle e pane era popolare in Germania e, sebbene resa popolare dai fratelli Grimm, sembra avere origini poco chiare ed era già una credenza consolidata in Germania molto prima della loro storia.

Queste case erano presumibilmente fatte di Lebkuchen, un impasto fatto come il pan di zenzero ma senza lo zenzero. Il Lebkuchen è stato lentamente sostituito dal pan di zenzero man mano che la pasta speziata diventava sempre più famosa, superando il Lebkuchen.

In Germania, queste case erano conosciute come Hexenhäuschen, "Casetta della Strega" e Knusperhäuschen, "Casetta Croccante".

La tradizione delle Casette delle Streghe di pan di zenzero, arrivò poi in America tramite gli immigrati tedeschi della Pennsylvania e non è chiaro come sia stata collegata al Natale. Un'ipotesi è che i panettieri e i commercianti di pan di zenzero vendessero le loro merci fuori dalle chiese e le modellassero in forme specifiche a seconda delle festività e delle celebrazioni religiose.

L’associazione potrebbe anche essere dovuta a una mescolanza interculturale, dato che le case di pan di zenzero venivano fatte in Svezia per il giorno di Santa Lucia e, come abbiamo visto nell’articolo dedicato, Santa Lucia come Lussi era collegata alla stregoneria.

Quindi questo potrebbe anche spiegare una connessione tra la Casetta di pan di zenzero e la stagione di Yule.

© L’Almanacco delle Streghe