Una delle tradizioni di Samhain, è raccontare il mito di morte e rinascita del Dio è la discesa agli Inferi della Dea. Ho tradotto per coi questa versione, potete leggerla durante la vostra celebrazione.

IL MITO DEL DIO CHE MUORE E DELLA DISCESA DELLA DEA
Traduzione © L’Almanacco delle Streghe

La Dea che è Vergine, Madre e Anziana onorata,
Dai noi che siamo i suoi figli e le sue figlie, non è mai abbandonata.
Lei vive il presente, non conosce dolore o umano tormento,
Finché, finito il Raccolto, la morte bussa alla sua porta, portando sgomento.
I suoi colori appassiscono, il suo bagliore svanisce lasciando spazio ai tempi bui,
Ora che suo Figlio non vive più, e Lei soffre e si strugge per Lui.
Il suo corpo freddo giace sul corpo di Lei che è nuda Terra,
Quella Terra che per Lui fu il posto natale,
Si trasforma adesso in un letto fatale.
Lei lo seppellisce con mano gentile,
Mentre si appresta a volerlo seguire,
Preda del dolore più cupo e accecante,
Si strappa le vesti, i gioielli e la corona pesante.
Non servono orpelli lì dove ora si trova,
Nell’oscurità più profonda, dove la Morte dimora.
Col cuore stretto in una morsa dolorosa,
La sua mente non ha pace e Lei non riposa.
Ha freddo, è stanca e arrabbiata
E dal dolore ha la vista annebbiata,
Inciampa, e barcolla
E alla fine stremata crolla.
Ma ecco che nel buio una voce si sente
E Lei non ha dubbi, la riconosce immediatamente.
“Madre, mia Signora, perché sei giunta fin qui?!”
È il suo Amante, suo Figlio, che ritrova così.
“Perché mia lasciato?” Piange disperata,
“Perché della mia gioia mi hai privata?”
Tutto questo è già successo,
Ma Lei non ne ha memoria,
Loro si sono già incontrati in questo stesso posto,
Continua a ripetersi la Storia.
Lui Le prende la mano, è gentile il suo tocco,
E pacata è la sua voce mentre Le spiega di nuovo tutto:
“Nessuno sfugge all’età e al Destino,
Per tutti prima o poi si interrompe il cammino,
È inevitabile, Mia Signora,
Che per tutti noi giunga quell‘ora
In cui scendiamo nel più profondo oblio,
Prendendo commiato e dicendo addio.
Ma c’è una promessa che va mantenuta,
Ci riuniremo in una nuova vita,
Perché mai si fermano le mani e le dita,
Di coloro che del Fato che girano la Ruota.
Sarai sempre la mia Signora, mia Madre, e la Mia Amata,
Non temere la morte che è necessaria e va accettata,
affinché una nuova vita possa essere avviata”.
Adesso Lei ricorda ogni cosa:
La morte è solo un momento in cui si riposa,
E la Terra prima di essere un’oscura tomba,
È una culla luminosa!
Ad ogni morte segue una nuova avventura,
Che andrà vissuta senza paura,
E ad ogni respiro esalato per finire,
Seguirà nuova aria di cui potersi nutrire.
È così che la Dea emerge e si ritira,
Mentre la Ruota gira e rigira!