Parliamo del Noce, anche se dal punto di vista dei Fiore di Bach, conosciuto in questo caso come Walnut (Juglans Regia).

Il Dr. Bach inserisce Walnut nel gruppo “ipersensibilità a influenze e idee esterne”, tuttavia voglio mostrarvi come usare Walnut in un’altra forma, sempre attraverso gli scritti di Bach: cioè, come rimedio floreale per affrontare il cambiamento che tutti stiamo aspettando e che non arriva.

Il noce è dedicato sia alla Grande Madre, che al Ciclo di vita e morte. Nella poesia di Esiodo, Kàr (Kér), divinità Madre, era sorella di Thànatos (la morte) e di Moros (Il trapasso). Nella mitologia Greca il noce è legato a Dionisio e al suo amore per la principessa Caria. E come simbolismo di vita, il noce sarebbe di buon auspicio per tutte le relazioni che hanno a che fare con il fidanzamento e il matrimonio, all’abbandono quindi della casa paterna per andare incontro a una nuova vita. È anche, consacrato a Giove, chiamato anche “reale ghianda di Giove”, usato per abbondanza, portafortuna e per proteggersi di sortilegi, malocchio e malattie.

Come segnatura, il noce protegge il cervello, il suo seme ha la forma del cervello umano e il frutto assomiglia alla scatola cranica, il che rimanda sempre all’idea di protezione.

È come se la sua forza vibrazionale creasse un’energia intelligente che ci protegge dalle interferenze e ci aiuta nel cambiamento.

CURIOSITÀ

Negli anni '30 il medico britannico Edward Bach (1886-1936), attraverso un metodo intuitivo e meditativo scopre le proprietà di 38 fiori. Vi siete mai chiesti come faceva il Dr. Bach a scegliere le piante per la sua ricerca di floriterapia? Io si. Leggendo i suoi scritti, conferenze e lettere si capisce che giunse alle sue "scoperte" per "ispirazione" ad esempio, camminando ebbe l'idea che le gocce di rugiada su una pianta, riscaldate dal sole, potessero catturare il presunto potere curativo della pianta. In questo modo Bach ha preparato le "essenze" a base di acqua e piante.

Un altro metodo che utilizzava per scegliere una pianta, erano le meditazioni o la connessione con gli spiriti delle piante, poiché aveva l’abitudine di fare delle lunghe passeggiate in natura.

Nel libro “Le opere complete di Edward Bach” scrisse una storia bellissima di come scoprì il fiore Oak:

Un giorno, non molto tempo fa, un uomo stava appoggiato ad un albero di quercia in un vecchio parco nel Surrey, e sentì così che l’albero pensava. Ora questo fatto suona molto strano, ma gli alberi pensano davvero, sapete, e alcune persone possono comprendere cosa pensano.

Questo vecchio albero di quercia, ed era un vecchissimo albero di quercia, diceva a se stesso: “Come invidio quelle mucche della prateria che possono vagabondare per il campo, ed invece io sto qui, e ogni cosa attorno è così bella, così meravigliosa, la luce del sole e le brezze e la pioggia, ma io sono sempre radicato in questo luogo“.

E negli anni seguenti l’uomo scoprì che nei fiori dell’albero della quercia c’era una grande forza, la forza di guarire un gran numero di persone malate, e così raccolse i fiori degli alberi di quercia e li trasformò in medicinali e tantissime persone furono guarite e stettero di nuovo bene.
Qualche tempo dopo, in un pomeriggio caldo d’estate, l’uomo stava sdraiato sul limitare di un campo di grano, quasi del tutto assopito, e sentì un albero che pensava, perché alcune persone possono ascoltare gli alberi che pensano.

L’albero parlava a sé stesso in modo molto calmo e diceva: “Non mi importa più di essere radicato in questo luogo e non mi importa più di invidiare le mucche che possono vagabondare nelle praterie, poiché io posso andare in tutte le quattro parti del mondo per guarire le persone che sono malate“; e l’uomo guardò su e scoprì che era un albero di quercia che pensava.
Non ha lasciato scritto come scopri Walnut, però possiamo supporre che sia andata come con Oak, un po’ per intuizione e un po’ sperimentando la loro forza guaritrice. Infatti Bach dice di Walnut:

È l’essenza che rompe l’incantesimo delle convenzioni sociali, della famiglia e di pensieri altrui. Un grande distruttore di incantesimi, sia delle cose del passato che di solito si chiamano eredità, sia delle circostanze del presente.

PRATICA MAGICA

Edward Bach chiamava Walnut “spellbreaker”, lo spezza incantesimi, e ho pensato di fare una lozione di spruzzare nell’ambiente molto facile di preparare contro le influenze esterne negative, per purificare gli ambienti e come protezione per la persona stessa. Sarà utile per tutte quelle persone che sono a contatto con il pubblico, dall’attore, al terapeuta, al personale medico, ai commessi, che assorbono anche le emozioni altrui e che quando arrivano a casa dopo il lavoro si sentono spompati. Ma possiamo usarla, anche per i nostri lavori magici, per purificare lo spazio e noi stessi.

Occorrente:
250ml. di alcool
250ml. di acqua
Una bottiglietta di 10ml. di Walnut puro.

Mescolare il fiori Walnut con l’alcool, agitare piano e aggiungere l’acqua. Versare in un contenitore a spruzzo, grande (se lo usi in casa o lavoro) o piccolo (se vuoi portarlo con te in borsa).

© L’Almanacco delle Streghe

Fonti
Le opere complete di Edward Bach
Florario di Alfredo Cattabiani
I fiori di Bach vol.I di Dietmar Kramer
I miei appunti sulle piante