Il Cipresso (Cupressus sempervirens), è da sempre associato ai cimiteri, ma perché?

Il cipresso cresce originario in Grecia, Cipro, Iran, Israele, Giordania, Libano, Libia e Turchia formando foreste miste con pini e ginepri. Le antiche civiltà di queste regioni hanno scoperto prima di tutto i benefici del suo legno: è tra i più resistenti, dura a lungo, resiste bene all'acqua e all'umidità. Ha un aspetto sempre nuovo ed emana un gradevole profumo. Le qualità erano ideali per scatole e scrigni per riporre oggetti di valore, per navi, così necessarie a quei tempi, e anche per strumenti musicali.

Ci sono varie ragione per cui si usa piantare questo albero nei cimiteri, accanto ai nostri antenati. Il primo motivo è perché si tratta di un albero longevo, perenne e che non ha bisogno di cure speciali, la sua altezza aiuta come tagliavento e per questo è piantato vicino ai muri dei cimiteri. La sua radice cresce in verticale, così di non creare problemi alle lapidi e dicono che il suo legno è incorruttibile a vermi e tarli (cosa non vera perché può essere attaccato di alcuni tipi di insetti), e soprattutto emana una gradevole profumo.

Simbolo dell’immortalità dell’anima, dicono che meditando sotto la sua ombra trasmetta delle virtù spirituali e la sua resina è stata sempre utilizzata per rituali magici.

Una leggenda racconta il perché del suo nome. Ciparisso era sempre accompagnato da un bellissimo cervo addomesticato. Un giorno, Apollo regalò al giovane un giavellotto per divertimento. Il divertimento però non fu molto lungo, poiché Ciparisso commise un terribile errore: lanciò il giavellotto e colpì il suddetto cervo, senza volerlo. Questo evento accidentale gli causò terribili sofferenze. Angosciato per questo errore, il giovane si avvicinò ad Apollo e lo pregò di permettergli di espiare la sua colpa per il resto della sua vita e di poter così piangere per sempre la perdita del cervo. Il dio accettò questa richiesta e trasformò il ragazzo in un Cipresso. Da quel momento in poi, quest’albero è stato associato al lutto causato dalla perdita di persone care e la sua presenza entrò a far parte dei rituali funebri o come rappresentazione della morte.

PROPRIETÀ

L'uso del cipresso risale all’erboristeria più antica, già Ippocrate lo consigliava per la sua azione sulle emorroidi, indicazioni che hanno tutt'ora grande attualità.
Il cipresso esercita attività benefiche nei confronti del microcircolo, per questa ragione risulta particolarmente utile in caso di emorroidi ed insufficienza venosa periferica, e sensazione di gambe pesanti.

La medicina popolare, utilizza la pianta proprio per il trattamento di emorroidi, affezioni infiammatorie delle vie aeree e tosse. Inoltre, l'olio essenziale di cipresso viene sfruttato dalla medicina tradizionale anche per il trattamento di dolori reumatici.

CONTROINDICAZIONI

Risulta inadatto e sconsigliato per bambini di età inferiore ai 3/4 anni, in gravidanza ed in allattamento, soprattutto l’olio essenziale.

La presenza di tannino può ridurre l'assorbimento di altri farmaci assunti per bocca. Bisogna perciò evitarne l'uso in caso di assunzione di farmaci.

PRATICA MAGICA

Una pratica semplice, semplice questo mese è fare dell’incenso che potete usare per i vostri lavori con gli antenati.

Avete bisogno delle bacche di cipresso (sono profumatissime, io le adoro), un mortaio, se volete qualche goccia di oli essenziale di Cipresso (anche se le bacche da sole già sono molto profumate), pezzettini di sale rosa. Una volta che avrete tutto a disposizione, potete iniziare tritando molto finemente il tutto nel mortaio. Bruciate l’incenso su un pastiglia di carbone accesa, per chiamare o fare i lavori con i vostri antenati.

© L’Almanacco delle Streghe

FONTE
Sabiduria ancestral de las plantas di Jesùs Callejo Cabo
Informazione del Web