La Cannella (Cinnamomum Zeylanicum o Cassia) vanta una storia millenaria: riferimenti a questa spezia si trovano già nella Cina del 2700 a.C e nella Bibbia (libro dell'Esodo); sappiamo che era utilizzata dagli antichi Egizi per le imbalsamazioni e citata anche nel mondo greco e latino.

La Cannella ha tante applicazioni, non solo nella cucina per aromatizzare i nostri dolci, marmellate o bevande, anche a livello fitoterapico si è dimostrata molto valida.

PROPRIETÀ

Nella medicina popolare la cannella viene utilizzata come rimedio contro: Diarrea infantile, brividi, sintomi influenzali, infestazioni intestinali, regolarizzante del flusso intestinale.

Invece, nella fitoterapia moderna la cannella si usa di più per: Disturbi legati al freddo, come il raffreddore, difficoltà digestiva, flatulenza e coliche intestinali, glicemia e diabete (studi recenti hanno dimostrato che la polvere di cannella ha una certa capacità di abbassare i livelli plasmatici di glucosio, rendendola potenzialmente utile nella gestione del diabete tipo II).

L’Olio essenziale di Cannella ha un discorso a parte, sulla pelle è un rubefacente, cioè determina un forte riscaldamento della zona, per cui il suo utilizzo necessita prudenza, per cui va sempre diluito prima di massaggiarlo, ed è efficace contro dolori reumatici, rigidità muscolari dovuti a traumi, strappi, stiramenti dolori articolari, mal di schiena, mal di testa (se è dovuta a cervicalgia). Come tutti gli oli essenziali, la cannella ha un'azione antimicrobica. Per via topica, le frizioni a base di olio di cannella combattono le infezioni locali e stimolano la circolazione. Sempre per uso esterno, l'olio sotto forma di collutorio, trova impiego anche nelle stomatiti (infiammazioni delle mucose del cavo orale) e nelle gengiviti.

Io sconsiglio di usare l’olio di cannella, tanto a livello topico come interno, perché può provocare effetti collaterali molto sgradevoli se non si usa correttamente. Può provocare reazioni allergiche a livello di cute e mucose nelle persone predisposte e irritazioni locali molto fastidiose; pero possiamo trovare molti prodotti fitoterapici già preparati correttamente.

Come con tutte le piante, sempre c’è qualche controindicazione. La cannella contiene cumarina, una sostanza moderatamente tossica per fegato e reni. E' quindi da evitare l'utilizzo significativo di cannella in caso di ridotta funzionalità epatica e renale.

I diabetici in terapia farmacologica possono utilizzare i prodotti a base di cannella solo sotto il controllo di un professionista.

A dosaggi elevati, infine, la cannella può stimolare le contrazioni uterine e come tale risulta controindicata in gravidanza.

Per la capacità degli oli essenziali di passare nel latte materno, le nutrici devono evitare le concentrazioni medicinali di cannella.

UN PO’ DI STORIA E CURIOSITÀ

La storia della Cannella comincia in Cina, dove il suo uso, soprattutto nel campo medico, è attestato già nel 2700 a.C.

Denominata dagli arabi Kin Anomon, ovvero pianta profumata della Cina, questa spezia raggiunse l’Europa solo dopo essere passata per l’Egitto intorno al 2000 a.C.
La Cannella fu da sempre considerata come una spezia dalle mille proprietà terapeutiche e curative.

LE LEGGENDE

Erodoto racconta che gli Arabi avevano una forma molto particolare (e fantasiosa) di raccogliere il Cinnamomo. Raccontano che grandi uccelli trasportano i fuscelli di Cannella al loro nido, in ripide scogliere, dove l’uomo non può arrivare. Così, gli Arabi tagliano animali in grossi pezzi e li mettono vicino ai nidi. Gli uccelli trasportano questi pezzi ai loro nidi, che non resistendo il peso cadono a terra, allora gli Arabi possono raccogliere la cannella.
La sacralità della Cannella è testimoniata da miti e leggende. Secondo uno di questi antichi miti, la cannella era utilizzata dalla Fenice come base per il suo nido. Ed è proprio così che questa spezia, accogliendo le spoglie del mitologico animale, acquisirebbe molte delle sue capacità terapeutiche e curative.

Lo stesso Ovidio, nel “Le Metamorfosi”, collega il mito della Fenice al dolce aroma della cannella, sostenendo che:


Dopo aver vissuto 500 anni, [la Fenice] con le fronde di una quercia si costruisce un nido sulla sommità di una palma, ci ammonticchia Cannella, Spigonardo e Mirra, e ci s’abbandona sopra, morendo, esalando il suo ultimo respiro fra gli aromi.

UNA SPEZIA DA RE

Nel corso del Medioevo, la cannella divenne il simbolo del potere di nobili e aristocratici; addirittura, durante i banchetti, la quantità di cannella utilizzata era proporzionale all’importanza degli ospiti. Adoperata come dono per re e regine, la cannella fu anche alla base del potere commerciale di Venezia, crocevia e luogo di incontro tra l’economia europea e quella oriente.

PRATICA MAGICA

Principalmente la Cannella, a livello magico, è usata in due forme diverse, come protezione in forma di bagni o per chiamare l’abbondanza. Essendo una pianta solare a me piace usarla più per richiamare l’abbondanza, poiché fare bagni usando la polvere o l’olio potrebbe creare irritazioni alla pelle come spiegato sopra.

C’è un incantesimo molto conosciuto che troviamo dappertutto nel web per chiamare l’abbondanza con la cannella e che a me piace molto anche se l’ho ritoccato un po’.

Avremo bisogno di una stecca di cannella, un mortaio e la nostra immaginazione. Normalmente si dovrebbe fare il primo giorno di ogni mese, però a me piace farlo in luna crescente per dare un senso e una intenzione più profonda.

Prendiamo la stecca di Cannella tra le mani e la carichiamo con la nostra energia e con l’intenzione di portare abbondanza nella nostra vita, si potrebbe anche metterla in un cerchio formato con delle monete ed esposta al sole per una giornata o fare tutte e due le cose. Dopodiché iniziamo a pestarla nel mortaio fino a trasformarla in polvere (mi raccomando di tenere la mente ben focalizzata in quello che vogliamo che ci porti, cioè, abbondanza). Mentre la trasformiamo in polvere, possiamo dire queste parole come se fosse un mantra.

O Cannella salutare,
O Cannella amica mia,
Queste visioni di monete dorate,
Portali da me.
Quando è ben fina, prendiamo un bel mucchietto nella mano destra o quella predominante, ci mettiamo fuori della porta di casa e guardando verso l’interno, e a questo punto soffiamo la cannella verso l’interno immaginando che siano delle monete dorate che entrano dentro di casa e pronunciamo le parole di prima a voce alta finendo con “così sia”.

© L’Almanacco delle Streghe

Fonti
Florario di Alfredo Cattabiani
Pagina “il giornale del Cibo”
I miei appunti sulle piante
Informazione dal web