Il Rusco (Ruscus Aculeatus L. - detto anche Pungitopo) non è molto conosciuto a livello fitoterapico.

La parte utilizzata è la radice (le bacche sono tossiche) e le sue virtù Fitoterapiche sono:

Sistema Circolatorio: I suoi principi attivi provocano una contrazione nella parete venosa migliorando la circolazione. Di conseguenza aiuta nel trattamento delle varici, pesantezza delle gambe e gonfiore delle caviglie.

Sistema Urinario: Il Rusco è diuretico, perciò agisce indirettamente migliorando la circolazione venosa. E’ raccomandato nel trattamento della gotta, dei calcoli renali e come depurativo generale.

Quando si parla di piante, dobbiamo ricordarci che ci sono sempre delle controindicazioni, perciò – non usatelo in gravidanza, o se avete disturbi cardiovascolari gravi, e seguite sempre la dose raccomandata.

CURIOSITÀ

Dioscoride scrive nel suo libro: “Quando si bevono le foglie e il frutto con il vino, provoca l’orina e le mestruazioni, e si sciolgono le pietre della Vescica”.

Laguna dice: “Alcuni la chiamano Myacantha, che significa spina dei rati, perché nei villaggi, i contadini, coprono con le foglie (che sono molto spinose) il gancio dove è appeso il lardo o il formaggio messo a seccare così che i topolini non possano arrivare”.

PRATICA MAGICA

Il nome Rusco, significa arbusto cespuglioso o pungitopo, ed è considerata da secoli una pianta magica molto legata alla superstizione.

Era usata anticamente per fabbricare scope e aveva molti usi, alcuni molto curiosi, come quello di piantarlo di fianco alle case come protezione dai topi. Nel Medioevo si pensava avesse il potere di scacciare le tempeste e gli spiriti.

Per proteggere la vostra casa, appendete un rametto di pungitopo sulla porta d’ingresso e dite:

Pungitopo verde e rosso,
Proteggi e scherma questo posto,
Tieni lontano ogni male
E ogni infausto temporale!
Chi vuol entrare senza esser invitato
Da te sia punto e allontanato!

© L’Almanacco delle Streghe