Il pipistrello è un animale spesso incompreso e con una storia controversa: a renderlo atipico e quasi "alieno" è già solo il fatto che sia l'unico mammifero al mondo in grado di volare, in quanto dotato di ali (che altro non sono se non membrane di pelle a sostegno delle dita delle zampe anteriori).

Nei secoli ha conquistato una fama letteraria e cinematografica sinistra e inquietante, legata ai vampiri, alle streghe e al diavolo, a causa del suo rapporto con il buio, le caverne e la notte (le ali stesse di Lucifero diventano di pipistrello dopo la perdita del suo status di angelo), ma nelle culture antiche era un simbolo totemico molto potente e positivo.

Nelle prime tradizioni del Meso- America si tramandavano mitologie in cui i pipistrelli erano animali legati ai concetti di iniziazione e cambiamento, senza perdita delle proprie facoltà mentali; maestri nella via della rinascita e dell'uscita dalle tenebre. Ma la cultura in cui questo animale era considerato portatore di doni eccezionali più di ogni altra è sicuramente quella nativa americana. In questo contesto, il pipistrello è legato alle prove sciamaniche a cui è sottoposto l'ego e alla necessità di affrontare le paure più grandi e oscure, lasciando morire le caratteristiche che non ci appartengono più per conquistare una nuova visione delle cose.

Nel ruolo di totem, questo piccolo mammifero volante ci porta quindi al cambiamento, soprattutto nei periodi più oscuri, anche se esso sarà probabilmente traumatico (come ogni momento iniziatico della vita).

Nonostante possiamo sentire chiaramente come alcuni aspetti e ambiti della nostra vita ci stiano ormai troppo stretti, ci sentiamo tuttavia impauriti e frustrati all'idea di modificarli e di cambiare, finendo spesso per scegliere la cecità: scegliamo di non vedere che siamo bloccati, che non stiamo evolvendo. Questo animale, che tradizionalmente si crede sia cieco, ci insegna l'abilità di contemplare e osservare per bene la nostra oscurità e le nostre ombre, alla ricerca di un modo per uscirne e riuscire a volare, usando come trampolino di lancio proprio le nostre fragilità; passando dalla terra al cielo, raggiungendo vette più alte (anche se il nostro volo magari sarà sconneso e impreciso, proprio come il loro, ma comunque efficace).

In quell'oscurità dobbiamo lasciare le nostre paure, rigide come le sbarre di una gabbia, per poter rinascere e iniziare (e divenire "iniziati")... proprio come Batman, che sceglie di diventare la sua stessa paura per riuscire a dominarla ed arrivare dove altrimenti non potrebbe.

La medicina del pipistrello può essere traumatica, nonostante sembri un animale così piccolo e sia spesso dimenticato o sottovalutato come totem. La sua natura notturna e oscura lo lega alle dimensioni incosce, al buio, ai sogni, alla chiaroveggenza e alla visione intuitiva.

La loro essenza tuttavia rimanda anche ad un ambito di fertilità, come avviene per ogni cosa legata alla morte, ed è correlata al loro ruolo di impollinatori di fiori e alla preziosità del loro guano come fertilizzante; allo stesso modo, le nostre paure inconsce possono essere terreno fertile, esortandoci a trarre insegnamenti e benefici da esse e portando alla luce le nostre abilità innate.

Il pipistrello inoltre richiama nel suo significato, così come nella posizione che assume quando dorme, l'arcano dell' Appeso nei Tarocchi: una nuova saggezza dopo la ricerca interiore, una nuova strada che si spiegherà davanti ai nostri occhi rimasti bendati (perciò ciechi) dalla paura e dall'indecisione.

Oltre che alla chiaroveggenza, infine, questi animali sono legati all'abilità della chiaroudienza, ovvero la capacità di udire gli spiriti e le loro voci (poichè sono dotati di un sistema di eco-locazione simila ad un sonar), e anche alla capacità di discerninento attraverso il dono di "sentire oltre" ciò che viene detto e dell'ascoltare i messaggi nascosti nel mondo circostante.

Ho scelto questo animale, legato al mese di novembre e al periodo prima del Solstizio d'inverno, perchè vivo sempre questo periodo come un momento di attesa contemplativa e di ascolto, di buio e silenzio dentro e fuori di me. Una sorta di limbo, di possibilità potenziale ma ancora inespressa, che troverà la sua manifestazione nel momento il cui la notte sarà più lunga e buia, e al contempo il sole rinascerà lentamente, portando finalmente alla luce desideri, speranze, sogni.

MAGIA CON IL PIPISTRELLO

Vi propongo una meditazione e un esercizio per entrare in contatto con lo spirito del pipistrello.

- Meditazione:
Preparate uno spazio per fare una breve meditazione, un luogo raccolto e silenzioso; accendete un incenso per purificare lo spazio e voi stessi, e se potete bruciare delle erbe meglio che abbiano proprietà rilassanti e lievemente divinatorie (consiglio lavanda, artemisia e anice stellato, ma vedete anche con che pianta lavorate meglio in questo senso: lo scopo è raggiungere una meditazione profonda in una pratica semplice e breve, perciò deve rilassarvi in poco tempo ma portarvi ad un risultato; io ad esempio mi trovo molto bene con l'anice stellato).

Se siete temerari e non siete freddolosi (o se vi coprite molto bene), potete fare questo esercizio anche all'aperto avendone la possibilità.

Procuratevi un foulard, una sciarpa o un velo un po' spessi di colore scuro (possibilmente nero), o una benda scura per gli occhi. Potete allestire un piccolo altare decorato con immagini di pipistrelli o simboli che vi richiamano i doni di questo animale. Copritevi la testa e il volto con la sciarpa, o solamente gli occhi se avete la benda. Trovate una posizione comoda, dovrete starci una quindicina di minuti almeno, e iniziate la pratica facendo un radicamento attraverso il respiro (se conoscete altre tecniche, vanno benissimo).

Quando sentite di essere abbastanza rilassati e di aver abbandonato i pensieri quotidiani, immaginate di essere un piccolo pipistrello appeso a testa in giù in un luogo buio, umido e freddo; sentite le vostre ali chiuse intorno al corpo che vi avvolgono, il vostro corpicino caldo che contrasta con la consistenza dell'ambiente circostante. In questo luogo c'è un profondo silenzio, come se ogni suono, anche quello del vostro respiro, venisse risucchiato nella densa oscurità. È un luogo nullo, un limbo, un'attesa immobile e quieta. Quando il silenzio vi avrà circondato completamente e vi avrà riempiti, riemergete appena un po', quanto basta per focalizzarvi sul vostro udito, fino ad accorgervi che ci sono dei suoni intorno a voi, delle voci, dei rumori, che potete sentire anche in quello spazio oscuro. Che cosa sentite? Sono rumori familiari? Vi rendono inquieti o rilassati, vi fanno sentire tristi o sereni? Parlano di paure o di abilità e doni? Lasciateli scorrere con tranquillità e ascoltateli, senza giudizio. Ascoltate i messaggi che vi arrivano, e se sentite solo silenzio, potrebbe essere semplicemente quello che è giusto che voi sentiate in questo momento.

Quando pensate di aver sentito quello che dovevate sentire, o state perdendo la concentrazione, riemergete lentamente tornando allo stato di coscienza ordinario, riappropriandovi del vostro corpo. Fate tre respiri profondi, riconoscete la vostra presenza fisica e mentale muovendo le estremità. Lentamente, ancora bendati, aprite gli occhi, e osservate per un po' il mondo attraverso il velo: come vi fa sentire perdere il controllo, anche se di poco, su un senso per noi umani essenziale come la vista?

Ringraziate il totem del pipistrello che vi ha permesso di mettervi per un po' nei suoi panni:

Spirito del Pipistrello, tu che vivi nel buio e senti ogni piccolo suono dell' universo, insegnami a prestare attenzione alle voci che dentro di me parlano di verità e coraggio; aiutami ad abbandonare le mie paure e fragilità e a guardare nella mia anima, tramutando gli ostacoli in punti di forza. Che io possa volare insieme a te e guardare da una nuova prospettiva ciò che mi impedisce di sollevarmi sulle mie ali.

Spegnete la candela.
Scrivete l'esperienza su un diario, annotatevi messaggi, domande e voci che vi hanno accompagnato nel buio, e prestate attenzione ai messaggi uditivi che vi arriveranno nei modi più disparati dal mondo intorno a voi, siano essi canzoni, musiche, citazioni o frammenti di frasi sentite casualmente tra la folla o tra le persone intorno a voi (i cosiddetti "cledon"), rumori e suoni di ogni tipo (magari li ritroverete proprio uguali a quelli che avete sentito in meditazione!).

- Esercizio:
Se non ve la sentite di provare tutta la meditazione, potete semplicemente dedicare del tempo (5-10 minuti al giorno) ad ascoltare ad occhi chiusi i suoni del mondo intorno a voi e dentro di voi. È un esercizio semplice ma efficace, che ci riconnette alla nostra verità interiore. Nella nostra caotica vita moderna non ci soffermiamo mai ad analizzare i suoni di ciò che ci circonda, nè tantomeno riconosciamo il dono che il silenzio può diventare per noi. Cercate di non riempire ogni momento della giornata con sottofondi di ogni sorta, è bene che impariamo a risintonizzarci sui nostri pensieri o silenzi e, perchè no, anche alla voce delle nostre paure che spesso soffochiamo nei rumori più svariati: diamo invece loro una voce, ascoltiamole, perchè senza conoscerle nè ascoltare le loro richieste, non riusciremo mai a superarle e interiorizzarle, e non conosceremo mai davvero la nostra verità.

L'INSEGNAMENTO DEL PIPISTRELLO

La verità e il coraggio non stanno nei luoghi ben illuminati e soleggiati, perchè se fossero visibili a chiunque, la vita non ci porterebbe a compiere un viaggio verso la conoscenza profonda. Imparate a cogliere i doni del buio, a muovervi tra le ombre fidandovi del vostro istinto: anche quando vi sentite piccoli e insignificanti, ricordate che il vostro potere è grande e vi consentirà di vedere oltre l'apparenza!

© L’Almanacco delle Streghe

Fonti:
T. Andrews "Segni e presagi del mondo animale".
Lavoro magico e di ricerca personale e originale dell'autrice.