Fin da piccoli tutti noi abbiamo sperimentato la profonda soddisfazione di impastare con le mani nude. Tipicamente i nostri impasti servivano alla preparazione di ottimi banchetti a base di terra, fango, foglie secche o sabbia. Tutti 'cibi' dalle forme accattivanti e non commestibili, certo! Ma sicuramente realizzati con tanto amore e fantasia.

Oggi vi chiedo di tornare ad essere un pò bambini, per riscoprire questo antico gesto magico, sensorialmente molto potente, che consiste proprio nell'impastare!

Useremo il grano in una delle sue lavorazioni più comuni: la farina. La ricetta che vi propongo è estremamente comune, perchè si tratta di una preparazione di base, ma sentitevi liberi di aggiungere agli ingredienti che vi elencherò qualcosa per arricchire il vostro pane e persoanlizzarlo, come ad esempio dei semi, o un pò di curcuma per colorarlo. Inoltre, dategli la forma che pensate più adatta per la libagione di Lughnasadh, sbizzarritevi e soprattutto divertitevi!

Il rituale è diviso in due parti: la prima da svolgere al crepuscolo, in cui prepareremo l'impasto e lo lasceremo lievitare, la seconda da svolgere in mattinata, in cui il pane sarà cotto.

Gli ingredienti per una pgnotta da 800 grammi sono:

  • 500 gr Farina di tipo 2 (se possibile, setacciatela prima di cominciare)
  • 350 grammi di acqua a temperatura ambiente
  • 15 grammi di lievito di birra fresco
  • 12 gr Sale fino
  • ½ cucchiaino di zucchero
  • un canovaccio di stoffa per coprire l'impasto durante la lievitazione

Per questo rituale, che si svolge completamente in cucina, ho deciso di proporvi un altro Inno Orfico, dedicato a Demetra, da leggere prima di iniziare la preparazione. Per praticità potete scriverlo o stamparlo per tenerlo di fronte a voi e leggerlo comodamente. Il testo recita così:

A Demetra Eleusina
Profumo di storace

Deò, madre divina di tutto, nume dai molti nomi,
augusta Demetra che nutri i fanciulli e dispensi prospera felicità,
Dea generosa che doni ricchezze e fai maturare le spighe, tu che tutto doni,
che ami la Pace e i lavori dalle molte fatiche;
tu che presiedi alla semina, che custodisci covoni e granai, che fai maturare i frutti
e dimori nelle sacre valli segrete di Eleusi.
Desiderabile, amabile, nutrice di tutti i mortali,
tu che per prima aggiogasti i buoi possenti all'aratro
concedendo ai mortali una vita felice e gioconda;
tu che accresci la vegetazione, e condividi il Focolare con Bròmio,
tu che porti la fiaccola, o sacra, che ammiri le falci d'estate,
tu terrena, tu manifesta, tu favorevole a tutti;
dalla bella prole, amante dei bambini, Kore che nutre i fanciulli,
che aggioghi al tuo carro i dragoni
mentre intorno al tuo trono si inneggia e si danza;
o unigenita dea, feconda, sovrana venerabile dei mortali,
che in molte forme appari come fiori e sacre fronde.
Vieni, o beata e santa, carica di frutti estivi
e portaci la Pace, la diletta Armonia,
la Ricchezza che rende felici e prosperi, e la Salute sovrana.

GIORNO 1, tramonto

Decorate la vostra cucina con elementi dorati, gialli e bianchi; disponete sul vostro piano di lavoro gli ingredienti pesati nei loro contenitori.
Se avete dell'incenso di Storace bruciatene un pò e lasciatevi trasportare dal suo dolce profumo, altrimenti scegliete un'altra essenza dolce di vostro gradimento. Respirate profondamente, radicatevi e centratevi.

Ponete le mani sopra gli ingredienti e recitate l'inno a Demetra.

Una volta finito, chiudete per un momento gli occhi e visualizzate l'abbondanza che avete raccolto fino ad ora durante questo anno. Non importa se vi verranno in mente poche cose, datevi tempo e lasciate affiorare in voi la sensazione di felicità che accompagna i vostri ricordi.

Bene, ora è il momento di cominciare: mettete della musica che vi faccia venir voglia di cantare, sorridere e tornare bambini!

Nel bicchiere con l'acqua sbriciolate il lievito di birra, mescolando finchè non si sarà sciolto completamente. Aggiungete quindi lo zucchero, e mescolate ancora per qualche secondo.

Unite il sale alla farina setacciata e mescolate le polveri con le mani.

Aggiungete poco per volta la miscela di acqua e lievito alla farina, e mescolate con le mani l'impasto. Portate attenzione al movimento delle mani, che alternandosi miscelano gli ingredienti, dando inizio al processo di trasformazione. Quando l'impasto sarà soffice ed elastico, dategli una forma sferica, e fermatevi. Osservate quello che avete fatto fin ora, tracciate con la mano destra un pentacolo di invocazione; con un coltello fate quattro incisioni sulla superficie - come se fossero raggi solari - per agevolare la lievitazione, e coprite la ciotola con il canovaccio inumidito in acqua. Il rituale della sera termina così, ponendo la ciotola a riposo nel forno (spento, mi raccomando) per tutta la notte. Prima di chiudere lo sportello recitate una breve dedica:

"Riposa e cresci; porta Pace e diletta Armonia, Ricchezza che rende felici e prosperi, Salute sovrana."

GIORNO 2, mattina

Il giorno dopo ricreate l'atmosfera che più vi piace, stavolta un pò più composta ed 'adulta'. Togliete la ciotola dal forno, e se la lievitazione sarà andata bene, l'impasto avrà raddoppiato il suo volume!

Accendete il forno a 200 gradi per preriscaldarlo e sistematevi sul fondo una ciotola con acqua fredda, che permetterà al pane di non seccarsi e di cuocere uniformemente.

Rovesciate l'impasto sul tavolo ben infarinato, stendetelo leggermente con le mani fino ad ottenere una forma quadrata.

Vi ricordate i pensieri di abbondanza di ieri? E' ora di inserirli nella vostra pagnotta, e per fare questo dovrete ripetere per 7 volte il gesto che ora vi descriverò:

- stendete la pasta dandole una forma quadrata,
- ponete mentalmente sulla superficie della pasta i vostri ricordi di abbondanza,
- piegate il quadrato portando il lato di destra verso sinistra,
- ruotate il fazzoletto di 90° verso destra (ossia in senso orario),
- stendere l'impasto, e ripetete il procedimento per altre 6 volte.

Con l'ultima piega ridate all'impasto una forma circolare e lasciatelo riposare ancora per un'ora.

È finalmente l'ora di cuocere la pagnotta! Mettete l'Impasto in una teglia ed affidate al forno l'ultima fase della trasformazione:

"Che il calore ti trasformi in dorato pane di festa; porta Pace e diletta Armonia, Ricchezza che rende felici e prosperi, Salute sovrana."

Abbassate la temperatura a 190°C ed infornate per 35 minuti, poi alzate il forno a 220°C e tenetelo ancora qualche minuto per indorare la crosta.

Il 7 è il numero della completezza, ed ora il pane è pronto non resta che spezzarlo e condividerlo durante la vostra festa di Lughnasadh!

© L’Almanacco delle Streghe